Portare i bebè

Giotto, Fuga in Egitto,
 1304 - 1306,
Cappella degli Scrovegni,
 Padova
Quando si scopre di aspettare un bambino, una delle prime immagini che si palesano ai futuri genitori dopo il ciuccio e il biberon, è il passeggino.

Questo accade in una parte del mondo. 
Altrove, quando una donna scopre di essere incinta, afferra ago e filo e cuce un supporto per poter indossare il proprio bambino.
Ora viene chiamato Babywearing - letteralmente indossare il bambino, appunto - ma è una pratica antichissima, abbandonata solo in USA e in Europa. Una usanza naturale, attraverso la quale non solo si trasporta il bebè, ma se ne prende cura.

Vantaggi per i genitori. 
Grazie alla fascia, anche i papà possono "indossare" i propri bimbi, regalando la possibilità di conoscersi attraverso la pelle e attraverso l'odore, avvicinandoli in qualche modo all'esperienza della gravidanza.

Un aiuto concreto soprattutto per le mamme, che durante i primi mesi di vita vivono 24 ore su 24 con il bimbo in braccio; indossando un supporto portabebè si ha un doppio risultato: viene soddisfatto il bisogno di contatto del neonato, e il bisogno della mamma di avere un po' di autonomia, poiché si può avere le mani un po' più libere per cucinare, passare l'aspirapolvere, fare una passeggiata mano nella mano con il proprio compagno. Senza contare che abbandonando il passeggino, non ci si pone il problema di superare le barriere architettoniche, si può passeggiare sui prati, si possono salire o scendere i gradini; si entra senza ostacoli negli ascensori, si dribbla la vecchietta che vuole baciare il nano, non lo si rinchiude nella pellicola trasparente quando piove... basta un semplice ombrello... E il bimbo è sempre a portata di bacio - se non lo si porta sulla schiena. E se lo si porta sulla schiena, possiamo tenergli la mano.


Molti vantaggi per i bimbi
Ormai è conclamato il fatto che i neonati abbiano necessità, bisogno del contatto materno, soprattutto nei primissimi mesi di vita, e poi anche più in là, quando dopo aver sperimentato e curiosato, vogliono tornare in braccio a mamma o papà per qualche coccola.
A differenza della maggior parte dei cuccioli di mammiferi, che quando nascono sono pressoché in grado di muoversi, i cuccioli degli umani nascono con ancora l'esigenza di dipendere totalmente dalla madre, quasi come se stesse ancora nel ventre materno. Si parla infatti di endogestazione ed esogestazione (che dura anch'essa nove mesi)

Posizione a M delle gambine.
Oltre al contatto, la posizione a M che le gambe e il sederino assumono rispetta la naturale conformazione fisica del bimbo, che inizialmente descrive una C (quella dell'adulto e una S). In questo tipo di supporto, il bimbo rimane seduto e il peso grava sul sederino a differenza dei classici marsupi, in cui grava sui genitali, facendo adottare alla schiena una posizione errata.
Posizione nel marsupio classico 
e posizione nella fascia.


Posizione in un marsupio ergonomico
e posizione in un marsupio classico.

Il contatto è il primo bisogno del bimbo, nonostante le società "evolute" abbiano la tendenza a porre distanza tra madre e figlio. 
In diversi ospedali italiani e non, viene adottata la marsupioterapia metodo della mamma canguro: si tratta di un metodo assistenziale, adottato con i neonati in incubatrice, che consiste nel metterli nudi sul seno materno, a diretto contatto con la cute calda della madre, per un tempo prestabilito e sotto costante controllo.

In quei momenti la madre rappresenta per il neonato tutto il suo universo: il calore, la tenerezza, una grande sensazione di benessere. E' un metodo che influenza positivamente lo sviluppo neurologico e psicologico del piccolo.


E' facile pensare che ciò possa portare dei benefici anche ai bambini nati a termine.

Non dobbiamo temere di coccolare i nostri bimbi, non li viziamo. E non dobbiamo neanche colpevolizzarci se desideriamo un po' di autonomia dal piccolo, nel suo totale rispetto.



Letture:
Esther Weber, Portare i Piccoli. Un mondo antico, moderno e... comodo per stare insieme, Il Leone Verde, Torino, 2007 e 2013.

Siti di riferimento:
http://www.portareipiccoli.it/
www.portareipiccoli.org.
http://www.ospedaleniguarda.it
http://babywearinginternational.org/

2 commenti:

  1. Riportiamo domanda arrivata in privato:
    Ciao! Ho un bimbo di un mese. Quando lo porto in fascia, pancia a pancia, le sue gambette devono essere divaricate (nella posizione a M, come i più grandi) o si consigliano posizioni diverse?
    Grazie

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    1. Le gambe, in questa tenera età, devono assumere la posizione a "ranocchio", quella che il bebè assumeva nel ventre materno.

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